Wall of copy!
Istruzioni per l’uso degli autori di “Un posto al copy”.
In questa pagine trovate tutti gli autori, in ordine casuale. Se cliccate su una qualsiasi delle foto si aprirà la galleria dove potete leggere chi sono, che cosa fanno, per chi hanno lavorato e fatti vari. Se poi vi serve anche un copywriter, che nella vita non si può mai sapere, scegliete il vostro preferito e contattatelo.
- ATTENZIONE! Questa sezione è ancora vuota, ma tu puoi aiutarci a riempirla partecipando al concorso di copytelling “Scrivi la Storia di Laura”. Guarda più in basso per le modalità di partecipazione e i premi.
- Bru Maddalena. Per gli amici, sono Bru. Ma per molti che preferiscono il cognome, niente da fare, sono Maddalena. A chi proprio non se ne fa una ragione, potrei dire: “Chiamami Peroni: sarò la tua birra.” Ma in fondo, perché farsi mandare a quel paese così, d’amblée? Citazioni famose a parte, vado matta per la nutella oltre ogni buonsenso – per di più, non becco un centesimo per il mio pluriennale endorsement – Per me, spalmare idee è gustoso come spalmare nutella. Tanto che faccio la pubblicitaria da due lustri, anno più anno meno. Ma ho cominciato molto tempo prima, all’età di 3 anni, disegnando un pulcino e scrivendo il mio primo claim: “pio”. Ora che ci penso, potrei inavvertitamente aver gettato le basi di un’ecatombe neuronale di massa da suoneria telefonica. Mm… No, niente a che fare con il pulcino pio. Ma ho copy-spalmato altri tormentoni pubblicitari più o meno noti, che potrebbero essere validissimi motivetti per mandarmi a quel paese. Spendendomi per cause umanitarie come la depilazione della zona bikini con il virale Rasa il pratino di Wilkinson 4 Women, innescando sollevazioni popolari in siciliano al grido di Bedda magra! per Simmenthal e ricordando a tutti che devono morire con Life is Now di Vodafone. Ah, oltre alla nutella, mi piace dormire in diagonale, consumare senza vergogna megabyte di video di gatti su youtube, barare sul peso dei cereali sfusi al supermercato e le parole scombussolative come “scombussolativo”. Del resto, senza qualche disturbo della psiche che bio sarebbe?
- Messina. Nel 1983 nasco. Per i miei genitori Nisco. A Milano, tra il 2008 e il 2009, entro in Publicis, M&C Saatchi e McCann Erickson, ma ogni volta la sicurezza si accorge di me e vengo energicamente accompagnato all’uscita. Inizio a lavorare a Roma, in una piccola agenzia trasteverina, dove affino le capacità di copywriter e scopro un innato talento nel sorbire aperitivi di gradazioni alcoliche importanti. Per sfuggire alla cirrosi, nel 2011 ritorno a Milano, ambiente che fa della sobrietà la propria cifra stilistica. Qui divento copywriter per The Others, dove seguo, spesso fin sotto casa e con fare minaccioso, clienti come Trony, Keglevich, Chicco, Lovable, Evinrude, Regione Lombardia, RCS, Consorzio Tutela Taleggio, Edenred, Monsanto, Acqua Fiuggi e molti altri. Possiedo un monopattino e un abbonamento all’Atm. Ho un principio di ernia al disco. Ahia.
- Lavoro da Roma per un’agenzia di Forlì per clienti di Roma, subendo così gli effetti devastanti della globalizzazione e del servizio ferroviario. Mi esprimo “in modo strano”, almeno a detta di amici, cosa che però è un vantaggio sul lavoro. Adoro scrivere testi comici, cosa che invece non sempre è un vantaggio sul lavoro. Amo i Beatles o i Rolling Stones a seconda dell’umore. Mi piace inventare blog inutili su svariati argomenti. Ho lavorato per Lavazza, Q8, Marcopolo Expert, Banca Popolare di Bari, Alpitour, ING Group, Technogym, Johnson&Johnson, sforzandomi di rimanere seria. Sono la moglie di un mago e mamma felice di tre blog e un bellissimo bimbo.
- Nato con il Carosello in B/N cerco di tornare all’infanzia in età più che matura diventando copywriter. Nel corso di più di 10 anni di esperienza nel BTL e ATL, ho dato voce a Gruppo Peroni (ma non siamo parenti!), Cinecittà Studios, NovoNordisk Farmaceutica, Telepass, Autostrade per l’Italia, Regione Sicilia, Regione Calabria, Grandi Stazioni, Lega Calcio, Chiquita, Croce Rossa Italiana. Head line, body copy, pay off, claim, comunicati radiofonici, soggetti per spot tv, concept creativi, redazionali, testi per siti web e idee per comunicare sono le professionalità che metto al servizio di chi me ne fa richiesta. So ascoltare e se un’azienda ha bisogno di una ventata fresca per la sua comunicazione integrata, ad aprire le finestre ci penso io. Qualunque siano le esigenze del cliente, cercherò sempre di metterci una buona parola.
- Ho iniziato a fare il copywriter quando Nitto Palma stava per diventare ministro, Mauro German Camoranesi giocava ancora in serie A e Stefano D’Orazio aveva appena lasciato i Pooh. Ho conquistato un posto imperituro nella storia dell’advertising italico realizzando la campagna pubblicitaria per l’università dove alcuni anni fa mi sono laureato in tecnica pubblicitaria, quando Nitto Palma ancora non era ministro, Mauro German Camoranesi aveva appena vinto i mondiali e Stefano D’Orazio era un pilastro inamovibile nelle architetture sonore dei Pooh. Il 7 Novembre 2012, sul blog dell’Art Directors Club Italiano, Massimo Guastini mi ha definito “giovane”.
- Mi chiamo Paolo Parigi. Nasco nel 1965. Ma è avvenuto allora, non ora. Lo sottolineo perché non ho grande simpatia per il presente storico. Nelle poche righe che seguono coniugherò quindi i verbi in chiave vintage. A tre anni dicevo “svuota” anziché “ruota” e “chilurgo” al posto di “chirurgo”. Fu subito chiaro che non avrei potuto fare il meccanico e nemmeno il medico. Non si spiega invece, avendo esordito nel mondo dei parlanti storpiando le parole, come io sia finito a guadagnarmi da vivere con esse. Di parole ne ho scritte parecchie. Non poche per analizzare opere d’arte. Alcune per recensire pubblicazioni. Moltissime per pubblicizzare prodotti e servizi. Il mio desiderio è scriverne ancora, continuando a far convivere l’attività di comunicatore con la passione per la musica e l’interesse per la storia delle arti visive. Finora – ringraziando i numi – sono riuscito a farlo.
- Ho incontrato i Pearl Jam e acquistato l’intera discografia quasi alla soglia dei trenta. Il che significa aver avuto un’adolescenza pressoché monca. Ho scoperto in ritardo, recuperando con lezioni serali, l’intera serie di cartoon cult come Lady Oscar. Il che la dice lunga sulla mia inesistente infanzia. Ho messo su la libreria dello schizofrenico e mi fregio di avere una cineteca d’annata. Il che la dice lunga sulla mia contemporanea vita sociale. E’ così. Ho corso sempre con il fiato corto e il guizzo della buona spalla viziata dai tempi sbagliati. Ma ho recuperato ogni colpo. Senza aver mai bisogno di barare sull’età. Perché difficilmente chi non mi conosce la indovina al primo colpo. Conviene fidarsi solo di quel che scrivo. Il segreto è tutto lì, la verità pure.
- Sono Elisa e sono mancina, dunque fisicamente avvantaggiata nello sfruttamento dell’emisfero destro del cervello, quello della creatività. Alle elementari ho vinto un computer con un temino a un concorso nazionale, alle scuole medie, superiori e all’università sono sempre stata più interessata alla letteratura che alla matematica. Lavorando in libreria ho letteralmente scoperto il mio talento di comunicatrice e ho realizzato che la scrittura e la lettura possono essere molto più di un semplice svago e aiutarmi a costruire il mio futuro lavorativo. L’incontro con il copywriting mi ha folgorata, quello con il webwriting mi ha entusiasmata. Leggo il giornale on line, amo il rock, i cani e fare la scarpetta nel sugo. Mi piace dare un’espressione ai miei pensieri e tenere le orecchie aperte su quello che ha da dire la gente del web. Vorrei tanto la pace nel mondo, ma non lo dico a voce alta, perché sembra l’appello disperato di una miss a un concorso di bellezza.
- Un copy in corriera, ma soprattutto in treno e in scooter. Nasco a Milano, studio a Bologna e rinasco come copy a Milano, imparando da grandi professionisti, in belle agenzie. Ma, come dice il saggio: “se assaggi il ragù non lo lasci più” e allora di nuovo a Bologna, dove non si mangia solo bene, ma si fa anche buona pubblicità. Dopo un periodo gustoso come questo, ci vuole un po’ di moto: ed eccomi sfrecciare per le vie di Firenze in una nuova copyadventure, che gira e rigira mi ha riportata a Bologna, dove il mio spirito avventuroso si esprime al meglio come free-lance.
- Sono abbastanza vecchio da sapere come si comunicava prima di internet e del cellulare. Sono abbastanza senior da ricordarmi come si lavorava quando il mestiere del copy era retribuito più che dignitosamente. Sono abbastanza incosciente da esplorare nuove strade anche quando le vecchie sono sicure. Sono abbastanza cosciente da ammettere che l’idea efficace può arrivare dall’esperto, dal ragazzino alle prime armi come dal cliente. Sono abbastanza Italiano da amare la mia lingua e da averla studiata per usarne le evoluzioni come le involuzioni. Sono abbastanza lombardo da vivere la precisione come regola e abbastanza napoletano da accettare l’eccezione come parte del gioco quotidiano. Sono abbastanza saggio da riconoscere che il buon copy non deve essere per forza un genio: gli basta essere come il bravo cuoco che riesce a cucinare con quello che ha in casa e far star bene la gente a tavola. Tutto il resto, dalla laurea al master passando per i clienti e i lavori, appartiene al curriculum e alle storie che non cambiano di una virgola il mio essere. Tutto il resto, se vi pare, non cambia il punto su ciò che posso fare per voi.
- Pirata dei Caratteri. Dicono di me: “Cognome da pirata e nome da virtù teologale: nascendo ossimoro non poteva che sacrificare la vita alle figure retoriche, entrando nel tunnel del copywirting” (cit. Paolo Parigi). Vivo a Roma, dove collaboro con diverse agenzie di comunicazione e pubblicità. E ho una pianta di nome Barbella.
- Copywriter appassionata di brand naming e strategic planning. Laureata in Tecnica Pubblicitaria appena prima dell’avvento di Facebook, attraverso l’esperienza mi sono formata anche in ambito social.