È un momento delicato per la Palestra: dopo cinque anni il Presidente è chiamato a nominare il nuovo Istruttore che avrà il compito di impostare il nuovo programma di allenamento. Eppure in nessuna delle due Sale, la Sala Pesi e la Sala Cyclette, c’è una maggioranza omogenea di iscritti pronta ad adottare il nuovo allenamento. La popolazione della Palestra si presenta anzi più variegata che mai.
I primi a entrare nella Palestra, di buon mattino, sono sempre gli esponenti di Scelta Fisica: per lo più individui anziani e distinti, in giacca e cravatta, sono una minoranza di spicco. Propongono un modello di allenamento sobrio e assai rigoroso, che per circa un anno è stato la regola della Palestra: proprio per questo sono diventati assai impopolari, accusati di aver imposto agli iscritti un programma di esercizi decisamente troppo faticoso che, anziché tonificarli, li ha ulteriormente infiacchiti, finendo per spossarli del tutto. Loro non se ne curano, e occupano un angolo della Sala per eseguire il loro allenamento ispirato ai principi del rigore estremo, fedeli ai parametri di tonicità imposti dall’Unione del Fitness.
Presenti in gran numero in Sala Cyclette sono le sostenitrici del Popolo della Dinamicità, il movimento fondato dal maggiore produttore di macchinari da allenamento: due terzi degli attrezzi presenti nella Palestra escono dalle sue fabbriche. Giovanili, ma non giovani, si sono reiscritte solo perché il loro istruttore aveva proposto il rimborso di tre mesi di iscrizione dopo l’aumento della quota di ingresso alla Palestra imposto dal capo di Scelta Fisica, Istruttore tecnico uscente. Non molto interessate all’allenamento vero e proprio, si sono iscritte in massa al corso di zumba perché adorano l’istruttore ma passano la maggior parte del tempo chiacchierando tra loro e bevendo caffè al bar. Per questo, sono spesso accusate dagli altri iscritti di essere le principali responsabili del calo di competitività che la Palestra subisce da tempo rispetto alle altre dell’Unione.
La maggioranza degli iscritti appartiene, seppur di poco, ad Allenamento Democratico, un gruppo numeroso e assai eterogeneo che ha però una caratteristica comune, e unica: l’autoironia. Sono gli unici a non prendersi troppo sul serio, ridono se sbagliano un esercizio e ammettono talvolta di non essere i più in forma. Sono riusciti a occupare, seppur a fatica, il maggior numero di macchinari in Sala Pesi; ma non in Sala Cyclette anche perché, come fanno regolarmente, non sono riusciti neanche stavolta a mettersi del tutto d’accordo su chi di loro dovesse essere il candidato Istruttore e scrivere il programma di allenamento. Da anni sognano di prendere la guida della Palestra per diversificare le quote di iscrizione e proporre schede di allenamento personalizzate, ma non sono mai riusciti a risultare abbastanza credibili verso gli altri iscritti; forse, anche per colpa della loro eccessiva autoironia.
In un angolo della Sala Pesi, un energumeno muscoloso e tatuato, pompato di steroidi all’inverosimile, è disteso sul una panca e solleva un bilancere pesantissimo. Nel farlo, urla, sbuffa, muggisce rabbioso, e infine lascia andare i pesi che sbattono con un frastuono terribile. È il leader di Casa Round, la nicchia più estremista: schifato dalla mollezza generale, vorrebbe fare piazza pulita, cacciando gli iscritti che provengono da altre palestre in nome della purezza dell’iscrizione, e impostare un programma di allenamento rigidissimo, con tolleranza zero per chi sgarra.
Ma il frastuono maggiore proviene dall’area spinning, abituale ritrovo del MoVimento 5 Selle, dove l’istruttore sta spiegando ai suoi, con molta enfasi, le regole che devono osservare pena l’espulsione dal corso. Vantano un metodo di allenamento rivoluzionario: il programma viene deciso sul sito del corso, punto per punto, da tutti gli iscritti; anche l’iscrizione può essere fatta solo online. L’istruttore, quando parla ai suoi, non usa mezzi termini: sostiene che tutti i vecchi istruttori sono dei morti, che la cyclette è il passato mentre il futuro appartiene allo spinning, che la Palestra appartiene agli iscritti e devono essere loro a decidere il programma di allenamento. Qualcuno dei suoi a volte prova a muovergli delle critiche: ha invitato al corso di spinning agli esponenti di Casa Round e quando gli hanno chiesto se fosse contrario agli steroidi ha dichiarato che non era una questione che gli competesse; qualcuno lo ha addirittura rimproverato di decidere il programma di allenamento da solo, senza badare alle proposte dei suoi iscritti, ma per tutta risposta è stato immediatamente cacciato dal corso.
Insomma, è un momentaccio per il Presidente, perché nessuna fazione sembra disposta ad accordarsi con un’altra: anche l’offerta di un programma di allenamento congiunto di Allenamento Democratico con MoVimento 5 Selle è stata rispedita al mittente con un secco “valuteremo esercizio per esercizio”.
Se la situazione non si sblocca, l’unica possibilità sarà quella di andare a nuove iscrizioni.
