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Come far impazzire un copy in 10 mosse.

Pubblicato il Luglio 31, 2012 da Daniela Montieri
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come far impazzire un copy in 10 mosseUn titolo che mancava disperatamente nel panorama dei pezzi idioti sulla pubblicità.

Cari account, abbiamo redatto una serie di suggerimenti con cui avrete finalmente l’occasione di vendicarvi dei creativi che parlano sempre male di voi, in particolare dei copy. Ecco come fare:

1. Girate via mail al copy una presentazione in power point di 70 pagine spacciandola per il brief  di un vostro cliente. Il solerte copy cercherà di leggerla attentamente. Se è tenace, proverà a decifrare grafici e ricerche di mercato – inutili e comunque falsati – resistendo fino a pagina 30. Non capendo dove il documento voglia andare a parare, vi chiamerà per chiedere, con garbo e gentilezza, che diavolo volete da lui.

2. Volete un naming. La Carciofi Riuniti e Associati (C.R.A.), cliente di punta dell’agenzia, lancerà un nuovo canale commerciale online e il copy deve trovargli il nome. Il cliente richiede che nel nome sia ben evidente: uno, che si tratta della Carciofi Riuniti e Associati, e due, che il canale è online. Il lavoro va fatto in giornata ed è anche necessario verificare la disponibilità del dominio di primo livello. Il copy si mette subito al lavoro.

3. Aspettate un quarto d’ora, indi sollecitate il copy, sottolineando ancora una volta che il lavoro è molto urgente e che in serata il cliente parte per le vacanze. Contemporaneamente dategli un altro brief en passant, raccontato così a voce, specificando che per questo nuovo lavoro la scandenza è per l’indomani a mezzogiorno. Rimarcate quindi sull’urgenza del lavoro per la Carciofi Riuniti e Associati al massimo per il tardo pomeriggio.

4. Dopo una mezz’oretta ricevete il copy che vi presenta le sue proposte. Purtroppo per dargli retta dovete interrompere per qualche minuto la trattativa per la vendita di vostra madre su eBay, ma per vendicarvi di un copy questo e altro. Il copy vi propone i seguenti nomi:

  • CRAWeb (il .com è occupato, ma il .it è libero)
  • CRA-Net (tutto libero tranne il .org)
  • E-CarciofiRA (tutto libero)

5. Sospirate con evidente impazienza e chiedete al copy se ha per caso bevuto. Gli ricordate infatti, come se fosse un bambino di 6 anni, che gli avete detto almeno 1000 volte che il cliente tiene moltissimo al made in Italy, anche nel dominio web. Dopodiché cambiate completamente tono, passando a un miele vellutato, e lo pregate di rilavorarci tenendo conto di questo dato fondamentale. Il copy lascerà il vostro ufficio con l’aria di chi sta pensando “Ma vam@#$% £&ç@¶§#$ che non sei altro!!”. Voi ignoratelo e pregustate il tracollo finale.

6. Dopo altri 20 minuti accogliete sorridente il copy che torna da voi con le modifiche. I nomi che vi propone sono:

  • CRAitalyWeb (tutto libero)
  • CRAitalyNet (tutto libero)
  • E-ItaliaCarciofiRA (come sopra)

Non abbiate pietà, fingetevi premuroso e preoccupato per la sua salute mentale e ditegli: “Evidentemente oggi non sei molto in forma, ma non ti preoccupare, siediti qui e inventiamo qualche nome adatto insieme”. Sulla fronte del copy compare la scritta a caratteri lampeggianti “CREPA!”, ma c’è il capo lì presente e non può mandarvi dove vorrebbe.

7. Avendo cura di sembrare più odiosamente saccente possibile, spiegate al copy perché le sue proposte non vanno. “Abbi pazienza, le prime due sono praticamente identiche, forse quel ‘CRA’ potrebbe generare un misunderstanding, non so, sembra il verso di qualche animale. La terza proposta è troppo didascalica. Scusa, non voglio sminuire il tuo lavoro, ma sono sicuro che con il mio aiuto riusciremo a trovare qualcosa di meglio… eeeh, ci siamo un po’ ridotti all’ultimo momento, però”. Il tutto detto davanti al capo che segue con la coda dell’orecchio.

8. A questo punto imponete al copy le vostre proposte, commentandole una per una.

  • Carciofi Riuniti e Associati Online, è un po’ lungo ma è praticamente la richiesta del cliente e non possiamo non presentarla, che ne pensi? Però forse manca l’italianità del prodotto… – Il copy fa spallucce.
  • Carciofi italiani Online, che ne dici? Anche se manca la dicitura completa dell’Azienda… – Il copy sospira leggermente.
  • Carciofi Riuniti e Associati Online Italia, ci siamo! Abbiamo anche tutte le estensioni libere. – Il copy ha l’occhio vacuo.

Dopodiché chiedetegli di scrivere un rational per ciascuna proposta. In fondo lui dovrà pur fare qualcosa!

9. Quando il copy dopo mezz’ora vi porta i rational che ha faticosamente scritto, ditegli che avete già dovuto mandare le proposte al cliente: per colpa sua si stava facendo troppo tardi e non potevate aspettare. Aggiungete anche “Incredibile che tu ci abbia messo tutto questo tempo per un lavoro così semplice, ma a tutti capitano le giornate no, giusto?”, avendo sempre cura che il capo sia nei paraggi. Il copy a questo punto vorrebbe uccidervi, ma è troppo stanco per saltarvi addosso.

10. Girate al copy la risposta della Carciofi Riuniti e Associati: “Apprezziamo molto che voi lavoriate in tempi così brevi. Forse però, se aveste dedicato qualche ora in più allo studio del naming, avreste trovato soluzioni più sintetiche e impattanti. Il nostro uomo delle pulizie, che passava di qui per caso, ha proposto per esempio CRAWeb, che è sicuramente un nome semplice e memorabile. Pertanto ci aspettiamo da voi nuove proposte al rientro. Cordiali saluti, Carciofi Riuniti e Associati.” Aggiungete di seguito “Che ti avevo detto?”

P.S. Il brano sopra riportato è opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti, persone o account realmente esistenti è puramente casuale. Chiunque vi si riconoscesse ha la coda di paglia.
Pubblicato in Daniela Montieri, Vita quotidiana | Contrassegnato account, account executive, carciofi, copywriter, copywriting, dominio, naming, pubblicità | 3 Risposte

The brief is on the table #2.

Pubblicato il Dicembre 21, 2011 da Daniela Montieri
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The brief is on the table 02Il copywriter e l’inglese

-PART TWO-

Personaggi:

Daniela, nel ruolo del copy

Silvio, nel ruolo dell’account

Google, nel ruolo del direttore creativo

È una tarda mattina d’inizio estate da 35 gradi all’ombra. Gli uccellini che ancora non sono allo spiedo cinguettano e il McDonald’s a 500 metri sbiadisce in lontananza nella calura dello stradone. Mancano solo le balle di fieno e i coyote per completare il quadro desertico. Continua a leggere→

Pubblicato in Daniela Montieri, Vita quotidiana | Contrassegnato account executive, copywriter, Mc Donald's | 6 Risposte

Le cattive compagnie: gli account.

Pubblicato il Novembre 23, 2011 da Daniela Montieri
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Le cattive compagnie gli account.Il rapporto difficile e tormentato tra account e copywriter.

A rigore di logica l’account dovrebbe essere il migliore amico dei creativi. L’account, in breve, è colui che pro/cura i clienti, quindi per il copy, in particolare per il copy d’agenzia – stavo per dire d’allevamento – il lavoro dovrebbe essere l’apostrofo rosa tra le parole “l’account”. Tuttavia il rapporto tra queste due specie è altalenante e conflittuale. I loro pensieri sono contrastanti. L’account si sente depositario privilegiato delle volontà del cliente, nonché del sapere in generale, perché l’account-tipo è presuntuoso, saccente ed egocentrico. I creativi devono ascoltare umilmente il suo verbo ed eseguire senza protestare. Il copy, ascoltando il “brief” dall’account con la massima attenzione, e cioè facendo disegnini e annuendo di tanto in tanto distrattamente con l’aria superiore di chi si degna di dare udienza a un idiota, non vede l’ora di togliersi dalle scatole quell’impiastro che non capisce niente, per poter sfogare liberamente il suo estro. Facciamo un esempio tratto da fatti realmente accaduti. Continua a leggere→

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Pubblicato in Daniela Montieri, Vita quotidiana | Contrassegnato account executive, art director, copywriter, zucchero | 1 Risposta

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