Il ritorno di Conad il rabarbaro.
“Amore, devo controllare la freschezza” dice lui svegliandola in piena notte. Lei si volta sul fianco, non crede alle sue orecchie, ancora intontita. “A quest’ora?” “Si.” risponde lui risoluto. Ma il sogno di un intermezzo focoso in piena notte ha breve durata. Lui, infatti, scende dal letto, si veste e se ne va in negozio a controllare la freschezza di frutta e verdura.
È la campagna istituzionale Conad per il 2013. Lo spot che ogni donna quando lo vede, rivolge al compagno un’occhiata che lo stende. Perché di uomini dediti solo al lavoro, che pensano alla freschezza di patate e ravanelli o di pere e fragole invece dei bollenti ardori delle loro compagne che restano in piena notte in un letto freddo e semi vuoto, ce ne sono. E purtroppo non solo in pubblicità.
Nello spot di cui sopra il tizio esce in piena notte col pigiama sotto al vestito, la barba lunga e il segno del cuscino sulla faccia, saluta il metronotte che ormai lo conosce, tira su la saracinesca del super, accende la luce e via a tastare pere, albicocche e pesche vellutate, sistemare carote, fare piramidi di verze… Infine, soddisfatto, chiude tutto e torna a casa portando con sé un sacchetto. Cornetti caldi per augurare buon giorno alla moglie? No, dentro ci sono le fragole. Forse perché, ritenendole afrodisiache, spera riaccendano la passione che è morta da tempo.
“Sulla qualità nessuno chiude un occhio” recita il claim. E il protagonista dello spot dovrebbe stare con tutti e due gli occhi bene aperti, perché una moglie trascurata fa presto a renderti pan per focaccia. Tanto per cominciare basta che si guardi un po’ di spot. Mugnai dal fascino latino con cui rotolarsi nella farina, brizzolati col sorriso da splendida canaglia che ci prenderesti volentieri un espresso facendolo durare un’ora fino a fascinosi con barba e pizzetto alla Gesù, sguardo magnetico e voce calda per i quali peccheresti a gogò fino a fare cappottare il confessionale con tutto il prete dentro.
E poi dalla teoria è facile passare alla pratica: idraulici, operai del gas, antennisti rappesentano personaggi mitici delle storielline del tipo “Cielo, mio marito!”, con il malcapitato che finisce nascosto dentro all’armadio o scappa dalla finestra con i vestiti in mano. Un valido suggeritore per offrire materiale umano alle donne è il grande schermo.
Ecco 3 modi che il cinema consiglia alle mogli per distrarsi.
Ad esempio, chiamate il falegname dicendo che non si apre una finestra che dal salone dà sul giardino. Nel frattempo spezzate la chiave nella serratura della finestra e quando l’enegrumeno sudato, dopo i tentativi infruttuosi, dice “Signo’ qui tocca passa’ alla maniere forti”, state pronte perché il momento che tanto aspettavate è arrivato.
Se invece è agosto e il clima è torrido, fate entrare in cucina il postino che vi ha consegnato una raccomandata e offritegli un bel bicchiere d’acqua. Non ve ne pentirete.
http://www.youtube.com/watch?v=-2BWFqtf154
Siete una donna manager? Stuzzicate l’amministratore delegato della vostra filiale di Londra. Sfidatelo a perdere il suo aplomb british. E anche se non si toglie nemmeno il trench rivendetevi la battuta: “Mister, ha uno smartphone in tasca o è contento di vedermi?” Scoprirete che sotto il vestito… tanto!
http://www.youtube.com/watch?v=KB517INhaR0
E per il maritozzo giuggiolone che intanto sta a fare la conta dei ravanelli e dei fichi secchi? Anche per lui ho un suggerimento, mutuato come sempre dal cinema.
Amico, vai in un sexy shop e compra alla tua compagna un completino in latex.
Quando lei lo indosserà non importa se hai la faccia da tonto di Nicola Savino dello spot Telecom (ma che pretendi con una madre come la Maionchi?), indossi orribili pullover a rombi sferruzzati dalla nonna e porti occhiali alla rag. Filini.
http://www.youtube.com/watch?v=jXD0ZdYxOuM
All’inizio dirai “A me piace guardare” ma vedrai che poi passerai all’azione e il gioco vale la candela. E anche lei sarà d’accordo, finalmente.
